I patch test, chiamati anche test epicutanei sono una metodica allergologica molto importante perché permettono di fare la diagnosi della dermatite allergica da contatto. Questi test prevedono l’applicazione di alcuni cerotti sul dorso, che devono essere tenuti in sede per 48 ore senza che la persona svolga attività tali da poterli staccare e quindi poi letti dallo specialista.. Il test consente una diagnosi eziologica, cioè di causa della dermatite allergica da contatto.
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Patch test
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Prick test
L’esame allergologico per inalanti (prick test) è un test compiuto sulla cute che ha il fine di verificare la reazione ad alcune sostanze che possano provocare allergie respiratorie (asma e rinite allergica) come polline, polvere o acari. L’esame allergologico per inalanti (prick test) ha una durata di circa 25/30 minuti. Il test è innocuo e può essere effettuato a qualunque età e in qualsiasi periodo dell’anno, purché non sia in corso una terapia con farmaci antistaminici, che devono essere sospesi una settimana prima di eseguire il test.
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Prick test agli alimenti
L’esame allergologico per alimenti(prick test) è un test compiuto sulla cute che ha il fine di verificare la reazione ad alcune sostanze che possano provocare allergie alimetari. L’esame allergologico per alimenti (prick test) ha una durata di circa 25/30 minuti. Il test è innocuo e può essere effettuato a qualunque età e in qualsiasi periodo dell’anno, purché non sia in corso una terapia con farmaci antistaminici, che devono essere sospesi una settimana prima di eseguire il test.
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Test per orticaria fisica
si praticano in studio e sono test diagnostici non invasivi, la cui esecuzione richiede poco tempo.
Si utilizza in dermografomero graduato a punta smussa strisciato sulla pelle de paziente per la diagnosi del dermografismo.
L’ice cube test prevede il contatto, per pochi minuti, di un cubetto di ghiaccio sull’avambraccio del paziente, analogamente al test del caldo che prevede invece il contatto per pochi minuti con una provetta contenente acqua a 50°C.
Il test da sforzo e’ utile per diagnosticare una orticaria colinergica, mentre il test da pressione consiste nell’applicazione sulla cute di un peso di 1 kg/cmq per circa 20 minuti.
Per l’orticaria solare si ricorre al fototest che consiste nell’esposizione graduale a speciali lampade. -
Esame microscopico per miceti
e’ una tecnica rapida, indolore e non invasiva che consente nel corso della visita di prelevare delle squame cutanee o materiale ungueale e disporle suun vetrino, per valutare al microscopio la presenza o meno di miceti ( dermatofiti, lieviti, muffe)
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Esame colturale
Esame colturale detto anche tampone colturale per la ricerca di dermatofiti, lieviti e muffe permette di verificare la presenza o meno nel campione esaminato di microrganismi come la candida albicans. In base alla morfologia delle colonie si e’ in grado, in una settimana circa, di identificare il germe responsabile dell’infezione cutanea e quindi programmare una terapia mirata.
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Dermatoscopia per la mappatura dei nevi
è una tecnica diagnostica non invasiva di secondo livello il cui scopo principale è quello di diagnosticare precocemente sia il melanoma sia tutte le lesioni melanocitarie pigmentate e no.
Lo strumento utilizzato e’ il videodermatoscopio, grazie al quale, sfruttando i raggi luminosi di una sorgente, il dermatologo è in grado di analizzare sia la struttura morfologica della lesione cutanea sia le sue strutture interne. Il dermatoscopio digitale, dotato di una telecamera a elevata risoluzione e di un programma software, consente non soltanto la visualizzazione su un monitor delle superfici esaminate, ma anche l’elaborazione delle immagini e la loro archiviazione, per permettere un confronto a distanza di tempo.
Il dermatologo applica sulla lesione cutanea oggetto di analisi una goccia di olio da immersione. Questa manovra è resa necessaria dal fatto che, senza tale applicazione, lo strato superficiale della pelle rifletterebbe la luce emessa dallo strumento ottico rendendo di fatto impossibile una visione corretta delle strutture pigmentarie epidermiche nonché della giunzione dermoepidermica e del derma superficiale. Tali sostanze invece eliminano il riflesso consentendo la corretta applicazione della metodica.Una volta applicata la sostanza anti-riflesso, lo specialista appoggia il dermatoscopio sulla superficie cutanea da analizzare e inizia il suo esame che sarà molto più accurato della semplice osservazione clinica.
L’accuratezza diagnostica della dermatoscopia, unita alla sua non invasività, alla sua praticità e alla relativa economicità hanno reso questa tecnica la metodica principale per il riconoscimento non invasivo di numerose lesioni cutanee, maligne e no.Uno dei grandi vantaggi di questa metodica è di evitare interventi chirurgici inutili; infatti, molte lesioni cutanee che risultano di dubbia interpretazione alla sola osservazione clinica, risultano poi, una volta eseguita la dermatoscopia, di natura benigna; non è quindi necessario ricorrere al prelievo bioptico.
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Dermatoscopia per le malattie infiammatorie della cute
la dermatoscopia, che nasce per la diagnosi precoce di melanoma, negli ultimi anni ha fatto grandi progressiestendendo la portata di di questa tecnica diagnostica anche al che riconoscimento di neoplasie cutanee non melanocitarie quali il basalioma e la malattia di Bowen, nonché altre affezioni cutanee quali l’acantoma a cellule chiare,la cheratosi attinica, la cheratosi seborroica e il dermatofibroma ed in ultimo anche alle lesioni infiammatorie della cute ( psoriasi, deermatite seborroica, rosacea, lupus, eczemi, lichen e cosi via).
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Tricoscopia
È un nuovo metodo non invasivo per la diagnosi delle malattie che colpiscono capelli e cuoio capelluto, come le fasi iniziali di alopecia androgenetica soprattutto femminile, l’alopecia areata e l’alopecia cicatriziale. Si esegue attraverso un particolare microscopio digitale (videodermoscopio) appoggiato sulla superficie del cuoio capelluto è possibile analizzare, senza alcun fastidio per il paziente, vari parametri di struttura e dimensioni dei capelli, nonché la circolazione attorno allo sbocco del capello (ostio follicolare) e la presenza o meno di strutture anomale che lo invadono.
Lo strumento, memorizzando le immagini consente anche di valutare l’efficacia delle terapie e l’evoluzione dei disturbi.